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Fondazione Cetacea: l'ospedale delle tartarughe di Rimini

  • Immagine del redattore: Giada Cecchetti
    Giada Cecchetti
  • 16 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Di che cosa si occupa una Fondazione Cetacea? E se salva anche squali e delfini, perché lo si chiama anche l'ospedale delle tartarughe?


Nell'articolo di oggi parliamo della Fondazione Cetacea di Riccione, in provincia di Rimini, attualmente situata in Viale Torino 7A.


Fondazione Ceteacea è conosciuta per il suo ospedale delle Tartarughe Marine, ma fa molto di più!
Fondazione Ceteacea è conosciuta per il suo ospedale delle Tartarughe Marine, ma fa molto di più!

Fondazione Cetacea: l'ospedale delle tartarughe di Rimini

Nelle acque dell'alto Adriatico, un'organizzazione si impegna ogni giorno per la salvaguardia degli animali marini: Fondazione Cetacea. Questo centro di recupero, situato attualmente a Riccione, è un vero e proprio ospedale per tartarughe marine, delfini e altri abitanti del mare in difficoltà.


Di che cosa si occupa Fondazione Cetacea?

Fondazione Cetacea si occupa di soccorrere, curare e riabilitare animali marini feriti, malati o in difficoltà. Le cause dei loro problemi sono molteplici: plastica ingerita, reti da pesca abbandonate, collisioni con imbarcazioni, inquinamento.


I volontari della fondazione lavorano instancabilmente per fornire loro le cure necessarie, con l'obiettivo di riportarli in salute e liberarli nuovamente in mare. :)


Chiaramente, rispetto e buone maniere andrebbero usati con le specie marine di tutto il mondo.
Chiaramente, rispetto e buone maniere andrebbero usati con le specie marine di tutto il mondo.
Fondazione Cetacea è quindi un'oasi di cura e riabilitazione, ma anche di informazione e divulgazione.

Questo perché l'associazione non si limita "solo" a curare gli animali, ma svolge anche un ruolo fondamentale nell'educazione e nella sensibilizzazione del pubblico.

I volontari organizzano attività didattiche nelle scuole, partecipano a eventi e manifestazioni, e promuovono campagne di informazione per diffondere la cultura del rispetto per l'ambiente marino.

La stessa fondazione svolge anche un ruolo cruciale nella ricerca e nella conservazione, contribuendo a migliorare la comprensione generale di queste specie e delle minacce che affrontano.


Aiutando i cittadini a comportarsi al meglio di fronte al ritrovamento di un esemplare (fino agli stessi pescatori che incappano in pesche accidentali di tartarughe e non solo), supportando le università nelle ricerche e collaborando a svariati progetti con gli enti regionali ed internazionali che si occupano di ricerche specifiche.


L'ospedale delle tartarughe è visitabile?
..è anche possibile prendere parte agli eventi estivi organizzati da Fondazione Cetacea e i suoi collaboratori.
..è anche possibile prendere parte agli eventi estivi organizzati da Fondazione Cetacea e i suoi collaboratori.

Il centro di recupero di Fondazione Cetacea è aperto al pubblico, offrendo l'opportunità di conoscere da vicino il lavoro dei volontari e di osservare gli animali in cura.

Le visite guidate sono un'esperienza educativa e coinvolgente, adatta a persone di tutte le età. Mentre in una prima parte è possibile avere un quadro generale della tartaruga, della sua fisicità, delle sue abitudini e dei suoi spostamenti, in una seconda parte è possibile visitare le vasche con le tartarughe marine che si riprendono dalle ferite.

Il centro si occupa anche della tutela e della riabilitazione di delfini, squali e altri animali marini, ma vista la presenza numerica ben maggiore delle tartarughe, lo stesso centro è soprannominato anche "l'ospedale delle tartarughe".


Non solo, a seguito della guarigione gli esemplari vengono rilasciati nel loro habit naturale, un momento prezioso e commovente a cui è possibile assistere, grazie al pre-annuncio tramite newsletter o ai post Instagram e Facebook fatti dalla stessa associazione.


Fondazione Cetacea: l'ospedale delle tartarughe di Rimini, Emilia Romagna
Fondazione Cetacea: l'ospedale delle tartarughe di Rimini, Emilia Romagna

Non essendo una realtà a scopro di lucro (come uno zoo, un acquario, un circo o società simili), non vi è un biglietto di ingresso a pagamento, ma è possibile contribuire con una cifra simbolica di 5, 10, 15€ o quanto si voglia, per supportare le spese del centro.


Il Centro Recupero Tartarughe Marine per l'Adriatico è uno dei più importanti e attivi d'Italia ed è riconosciuto come luogo di cura e riabilitazione secondo le indicazioni del Piano di Azione Nazionale del Ministero dell'Ambiente.  


Lo conoscevi già? Certamente, alla tua prossima vacanza in Riviera Romagnola dovrai trovare uno spazietto per visitare e sostenere Fondazione Cetacea, con questo centro di recupero degli animali marini dell'Alto Adriatico! :)


La sofferenza degli animali marini è un problema che riguarda tutti noi.

L'inquinamento, la pesca eccessiva e la distruzione degli habitat sono solo alcune delle cause che mettono a rischio la loro vita.


Fondazione Cetacea ci ricorda che ognuno di noi può fare la differenza, adottando comportamenti responsabili e sostenendo le organizzazioni che si impegnano per la tutela dell'ambiente marino.


Grazie per il tempo dedicato a questo articolo, speriamo troverai il tempo per visitare la Fondazione o per condividere questo post blog con chi come te ha a cuore gli animali!


 
 
 

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Fennec

Perché un Fennec?

Tra i molti stupefacenti animali che popolano questo pianeta, alcuni più di altri hanno dovuto sviluppare particolarità specifiche per sopravvivere a condizioni estreme.

Tra le molteplici specie esistenti, il Fennec ha sempre rapito la mia attenzione più facilmente di altri.

Sarà quel musetto dolce o la sua statura minuta?
 

Il fennec è il più piccolo canide del mondo e molti studiosi insistono ancora ad oggi per classificarlo come una specie a sè stante, non appartenente alla famiglia Vulpis (volpe).

Le sue enormi orecchie disperdono il calore e amplificano l'udito, essenziali per la caccia notturna e l'individuazione di prede sotterranee.

La folta pelliccia color sabbia lo protegge dal caldo torrido e dal freddo pungente, mentre le zampe pelose gli consentono di muoversi agilmente sulla sabbia rovente.

La capacità di ricavare acqua dal cibo e la vita in tane sotterranee completano il quadro di un animale perfettamente equipaggiato per la sopravvivenza nel deserto.

Questo blog vuole prendere esempio proprio dal Fennec che, nonostante la sua stazza e l'ambiente ostile del Sahara, vive al meglio la propria esistenza.

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